CONVEGNO SCUOLA LAVORO 11 MAGGIO 2018

11/05/2018

I molteplici aspetti del “clic-lavoro”, lo Smart Working al convegno dei Maestri del Lavoro

Flessibilità dell’orario e del luogo della prestazione lavorativa, maggior responsabilizzazione e verifica dei risultati

Ad accompagnare la premiazione del concorso “Una stella per la scuola”, promosso dal Consolato M.d.L di Piacenza, il convegno “Smart Working” le nuove frontiere del lavoro nell'era digitale: il lavoro aziendale fatto a casa, che ha come protagonisti soprattutto i giovani nati nell’era digitale.

Quali le opportunità, come funziona e chi lo mette in pratica, lo ha spiegato alla platea dell’Aula Magna ISII G. Marconi un pool di relatori di eccellenza. I lavori, coordinati con maestria professionale da Gaetano Rizzuto, sono stati aperti dal console provinciale Maestri del Lavoro Roberto Girasoli e dal vice presidente nazionale M.d.L Renzo Pravisano e introdotti dal sindaco Patrizia Barbieri, che ha rilevato la costante attività dei Maestri del lavoro con iniziative strategiche per il territorio, e dal presidente della Provincia Francesco Rolleri il quale ha detto di comprendere le aspirazioni dei giovani a un lavoro fuori dai confini nazionali, occorre però aver presente che le tecnologie e i layout delle aziende italiane sono di eccellenza certa.

Cosa significa lo Smart Working: l’azienda fornisce al dipendente tutti gli strumenti necessari per lavorare nella propria abitazione. Si evitano così le ore di “transumanza“ giornaliera casa-ufficio. A contare sono i risultati e non la presenza. Si tratta di una filosofia manageriale che consente autonomia nella scelta degli spazi, orari e strumenti da utilizzare, a fronte di una maggiore responsabilità e di concreti risultati.

 

 

- GUELFO TAGLIAVINI: Presidente commissione industria 4.0. Lo smart working non è semplicemente uno strumento che consente di conciliare meglio i tempi di lavoro con le esigenze personali e familiari, ma è una modalità organizzativa per migliorare la produttività aziendale. Un freno alla sua diffusione viene dai top manager aziendali perché li costringe a rimodellare le loro rendite di posizione. Nella pubblica amministrazione la situazione è notevolmente peggiore. Se le aziende e gli enti pubblici italiani facessero ricorso al telelavoro in percentuale analoga alla media europea, i risparmi sarebbero nell'ordine di 4 miliardi di euro.

 

- EMANUELE CESENA: Diplomato al Liceo Colombini di Piacenza, Emanuele ha conseguito un dottorato di ricerca all'Università di Roma, una laurea in matematica all'Università degli Studi di Milano. Lavora a San Francisco alla Pinterest, Inc. che aiuta gli utenti a scoprire idee e interessi vari su Internet. La sua piattaforma – ha detto in videointervista - consente di pubblicare contenuti, tra cui foto, commenti, collegamenti, notizie e aggiornamenti e altri materiali. Aiuta inoltre le persone di tutto il mondo a trovare ispirazione di stile e altre idee da mettere alla prova.

 

- VALENTINA SIGNORINI: Diplomata al Liceo classico M. Gioia di Piacenza. Laurea con 110 e lode in Filosofia all'Università di Bologna. Ricercatrice Senior IPSOS dal 2011: siamo appassionati di persone, mercati, brand e società. La nostra ambizione è diventare partner di tutti i clienti che vogliono comprendere in profondità e dettaglio la loro audience, i mercati, i consumatori, le marche in un mondo in rapida e continua evoluzione. Ipsos è un solido brand a livello globale, con un posizionamento unico di esperienze specifiche che allo stesso tempo si integrano in team dedicati coltivando una cultura aziendale di collaborazione e curiosità.

 

- ROBERTO CAPPELLETTI: un ritorno a casa avendo studiato all’ISII Marconi, lavora in ELFO, azienda specializzata in metodologie agili e smart working, sviluppo software in costante evoluzione sia a livello nazionale che internazionale; realizza soluzioni software nei settori alimentare, industriale manifatturiero, sanitario e dei trasporti. Lo smart work richiede una tecnologia “domestica” al top, concede tanta libertà ma richiede ancor più responsabilità.

 

- MASSIMO MORI: piacentino, Key Account Manager NSK South Europ, azienda giapponese di tecnologia di precisione, fondata 100 anni fa, specializzata nella produzione di cuscinetti a sfere e a rulli per il settore automobilistico. Gli investimenti sempre più consistenti in ricerca e sviluppo, hanno consentito all'azienda di migliorare continuamente la qualità dei propri prodotti e servizi. Mori nella sede italiana dell’azienda ci va un paio di volte il mese, il resto lo costruisce a casa, ma anche in macchina, al parco ecc. utilizzando telefonino, tablet e computer portatile configurati ad hoc. La connessione digitale è interrotta solo in occasione dai meeting aziendali: un paio di giorni in località sempre diverse con telefonini rigorosamente spenti durante le sessioni.

 

- CARLO TAGLIAFERRI: già Presidente di Selta Spa. I lavori si stanno sempre più dematerializzando, uffici tradizionali e scrivanie cedono progressivamente il passo al lavoro guidato dalle nuove tecnologie e con turnover frequenti: sempre più difficile restare ancorati tutta la vita a un unico posto di lavoro. Una raccomandazione in fatto di smart working: partire da un progetto pilota con un approccio sistematico suddiviso in fasi secondo il modello del miglioramento continuo e poi diffonderlo in azienda.

 

A trarre le conclusioni del convegno che ha visibilmente polarizzato l’attenzione della platea composta di manager, docenti e allievi: Alessandra Castelvetri, Console regionale E.R. dei M.d.L, che ha rilevato l’interesse trasversale a Scuola e Lavoro, del tema dibattuto e dal dirigente scolastico dell’Isii Marconi Mauro Monti per il quale è evidente la necessità di superare l’attuale e storica rigidità del modello organizzativo “scuola-caserma”