Visita Azienda GUALAPACK 2025
10/04/2025
Giovedì 10 Aprile 2025 siamo stati , come sempre ,cordialmente accolti per una visita conoscitiva e d'istruzione ai reparti produttivi dello stabilimento di Piacenza del gruppo Gualapack .
Anche quest'anno il consolato dei Maestri del Lavoro di Piacenza con l'attiva partecipazione dei docenti dell'Istituto Tecnico Industriale piacentino e con la preziosa collaborazione aziendale di Gualapack ha organizzato la visita della classe 3°G composta da 24 studenti accompagnati dai docenti Prof.ssa Silvia Manzi e prof.Tommaso Cattivelli e dai Maestri del Lavoro Roberto Pozzi ,Giancarlo Pizzasegola,Danilo Franzini,Emilio Cravari.
Siamo stati accompagnati e guidati durante il nostro tour aziendale dal Dott. Michele Marchini RSPP (anch'esso Maestro del Lavoro ancora in servizio) ,Giovanni Sfolcini ASPP,Mattia Pani coordinatore di stabilimento e da Alberto Menozzi ufficio risorse umane.
Con maestria ci hanno illustrato le funzionalità e le particolarità produttive dei vari reparti visitati.
Qualche cenno storico riguardante l'impianto industriale sito in Via Arda a Piacenza in quanto quest'anno festeggia i 100 anni costituzione della società S.A.F.T.A. che poi nel 2001 venne acquisita dalla famiglia Guala e nel 2018 diventa Gualapack entrando a far parte del gruppo con sede a Castellazzo Bormida (AL). Il gruppo Gaualapack conta nel mondo circa 2700 dipendenti distribuiti in 2 stabilimenti in Romania,2 stabilimenti in Ucraina,3 stabilimenti in Brasile e a seguire Costarica e Messico.
La società S.A.F.T.A. (acronimo di società anonima fibre tessili artificiali) viene costituita il 14 Agosto 1925 inizialmente produceva le paiette (cappellini dell'epoca) ma soprattutto il Rayon filando la viscosa serviva all'epoca per la realizzare (ad esempio)le calze da donna perchè risultava simile alla seta.Per questo forse qualche "vecchio" piacentino si ricorderà che l'azienda veniva chiamata SEDA che tradotto dal nostro dialetto significa appunto seta. La produzione venne poi cambiata da filatura della viscosa(per grande lungimiranza della proprietà di allora che intuì le potenzialità del prodotto,) in una produzione di film trasparente chiamato cellophane utilizzabile anche per l'imballaggio di prodotti alimentari e stampabile e qui patirono anche con le prime macchine da stampa.La produzione del cellophane con il passare degli anni e con l'avvento delle materie plastiche è stato pian piano abbandonata.
Tornando ad oggi l'attività produttiva di Gualapach ha inizio con controllo qualità delle materie prime, che come varcano l'ingresso dello stabilimento ,vengono immediatamente controllate per verificare la conformità qualitativa richiesta da Gualapack del prodotto entrante e di seguito stoccate in un magazzino automatico. Continuando nel nostro percorso entriamo nel reparto Estrusione dove viene prodotto il polietilene e il polipropilene lavorando il granulo di materia plastica utilizzando 6 estrusori con capacità di produrre materiali a più strati e molteplici miscelazioni di prodotto richiesta dettata dal tipo di prodotto che verrà confezionato dal cliente finale.Proseguendo la visita entriamo nel reparto stampa dove vengono stampati i films trasparenti utilizzando 7 rotocalco che possono stampare fino a 10 colori e velocità che possono raggiungere 500 metri/minuto realizzando quindi la stampa con l'immagine richiesta dal cliente.Il reparto stampa si avvale di altri 2 reparti uno dove vengono realizzati i cilindri stampa chiamato fotoincisione che con l'ausilio del reparto grafico produce appunto i cilindri utilizzati nella fase di stampa l'altro è il reparto inchiostri e resine dove vengono realizzati in tonalità i colori destinati alla stampa.Passeremo poi al reparto accoppiatura dove vengono accoppiati i diversi materiali (carta,alluminio,polietilene,polipropilene,poliestere) utilizzando 6 macchine accoppiatrici che consentono di "incollare "e rendere solidali i vari materiali utilizzati per realizzare l'imballo richiesto dal cliente finale.l'ultima fase viene realizzata nel reparto taglio tramite 9 taglierine che tagliano le bobine "madri"prodotte nei precedenti reparti con fasce fino a1200 mm e lunghezze di diversi Km in bobine "figlie"con dimensioni meccaniche (fascia e lunghezza) adatte e richieste alle esigenze del cliente finale.In questo reparto è stata realizzata una camera bianca utilizzata per la lavorazione specifica di materiali destinati all'industria farmaceutica.
Alla fine del ciclo troviamo il reparto spedizioni dotato di un magazzino semiautomatico dove i materiali restano in attesa di essere inviati ai clienti.
Inoltre va segnalato che Gualapack ha al suo interno un grosso impianto di recupero solvente che permette il riutilizzo e la vendita del solvente utilizzato per la diluizione delle resine dei colori utilizzati nelle varie fasi produttive .Il tutto finalizzato ad un rispetto ambientale piazzandosi tra le più importanti aziende green. L'azienda attenta anche alle problematiche di costi energetici produce al suo interno con un impianto di cogenerazione l'energia termica (vapore utilizzato nella produzione) ed energia elettrica per il fabbisogno aziendale e vendita della stessa utilizzando 2 motori a gas metano accoppiati a 2 alternatori che generano circa 6MVA .I gas di scarico dei due motori non vengono liberati direttamente in atmosfera ma contribuiscono, tramite una caldaia di recupero calore, alla produzione di energia termica.in fine per non farsi mancare nulla sulla copertura di alcuni capannoni è istallato un impianto di produzione fotovoltaico da circa 500KW.
Alla fine della visita è stato offerto agli ,studenti e non ,un buffet gradito da tutti i partecipanti.
I ragazzi sono stati piacevolmente sorpresi e interessati alla tipologia di produzione che è stata illustrata riflettendo anche sulla grande tecnologia che viene utilizzata per realizzare un imballo che tecnologicamente di sovente non viene considerato come dovrebbe.
MdL Emilio Cravari
